Recupero Piazza Marconi
Luogo: Castelnuovo Berardenga (SI)
Anno: 2004 - 2006
Committente: Comune di Castelnuovo Berardenga
Tipologia: Riqualificazioni energetico-ambientali
Piazza Marconi al centro dell’antico borgo di Castelnuovo Berardenga, con questo progetto si trasforma da parcheggio urbano a piazza pedonale.
Meta turistica del territorio del Chianti con le strade del vino e il paesaggio icona del territorio toscano, la strada del Chianti che chiude la piazza sul lato nord è il richiamo del cittadino e dello straniero per partecipare alla vita sociale, urbana e culturale restituita alla piazza dopo i lavori di recupero.
Dallo studio delle ombre che mostrano la piazza completamente assolata nei caldi periodi estivi, si evince l’esigenza di creare degli spazi di vita fruibili attraverso interventi puntuali necessari al controllo microclimatico del sito per invitare il cittadino e lo straniero ad una piacevole sosta. Sono stati così realizzate delle sedute in prossimità di una nuova fontana e sotto una zona d’ombra con pergolato, ed è stata ripristinata l’antica fontana centrale migliorando il microclima dell’intera piazza.
Lo studio delle ombre è stato riportato schematicamente sulla pavimentazione realizzata con materiali riciclati e/o presenti nel territorio senese: il cocciopesto e il travertino.
La pavimentazione in cocciopesto è stata realizzata senza l’utilizzo di cementi e di ferro. Gli scarti di cava del travertino sono stati recuperati e con poca lavorazione utilizzati come sedute. L’antica cisterna per la raccolta dell’acqua piovana ancora funzionante è stata utilizzata per fornire l’acqua alle due fontane della piazza.
Un impianto fotovoltaico greed connected è stato realizzato su un’apposita struttura per fornire l’energia sufficiente ad alimentare le pompe delle fontane.
La potenza dei getti d’acqua è legata alla produzione in tempo reale dei pannelli fotovoltaici.
Approfondimento
Piazza Marconi, situata al centro di Castelnuovo Berardenga, era il parcheggio principale della cittadina.
Costituisce una sorta di cerniera tra il borgo antico e la città di Siena, ed è racchiusa tra gli edifici che vi si affacciano a nord, e dalla strada del Chianti a sud.
Sulla piazza di asfalto e cemento si trovavano il distributore di benzina, una fontana centrale storica chiusa dal dopoguerra, una cabina dell’Enel alta 10 mt e due cisterne medievali interrate per la raccolta dell’acqua a tutt’oggi funzionanti.
Il progetto in bioarchitettura ha adottato una serie di scelte relative ai materiali e agli impianti fortemente sperimentali e all’avanguardia.
L’esigenza di pedonalizzare la piazza da parte dell’amministrazione ne ha arricchito il carattere sociale, economico e culturale di centro di incontri e scambi della cittadinanza.
La pavimentazione in asfalto è stata sostituita con il cocciopesto, materiale di produzione locale proveniente dal riciclo di terracotta, e con il travertino di produzione locale, (cave 20km dal sito); materiali bioedili sono stati adottati per gli intonaci a calce idraulica naturale della terra di Siena.
Al di sotto della pavimentazione, recuperando i vecchi sistemi costruttivi delle pavimentazioni urbane, si è adottato un sottofondo di ghiaia a strati di differente granulometria sovrapposti, e una rete in PP per la ripartizione dei carichi in sostituzione dell’acciaio, riducendo l’impatto ambientale del materiale e permettendo il naturale flusso dei campi elettromagnetici terrestri.
L’imponente volume della cabina Enel è stato “mitigato” avvolgendolo in una struttura di acciaio corten, materiale che richiede poca manutenzione, sul quale sono collocati 10 pannelli fotovoltaici per la produzione dell'energia elettrica necessaria ad alimentare la pompa della nuova fontana realizzata. Appositi sensori rilevano la quantità di energia prodotta e in tempo reale moderano i getti d’acqua che saranno visibilmente più alti nelle giornate più assolate, un display collocato appositamente sulla struttura permette di leggere la quantità di energia prodotta.
La nuova fontana con getti d’acqua a pavimento oltre ad essere elemento di arredo della piazza, è indispensabile per migliorarne il microclima essendovi una particolare esposizione alla radiazione solare estiva, come dimostrato dalle simulazioni per la verifica delle ombre nei diversi periodi dell'anno.
Anche il pergolato realizzato in prossimità della fontana contribuisce alla riduzione dei carichi termici con l’ombra della vegetazione a foglie caduche, inserita in vasi nel pavimento.
Le belle cisterne sottostanti con voltine in mattoni, sono state recuperate e ripulite, e il torrino esistente che non ne permetteva una vista adeguata dall’alto, è stato ripreso per consentire attraverso l'utilizzo di uno specchio e di un'adeguata illuminazione, una buona visibilità dall’esterno.
Per la scelta dei sistemi di illuminazione sono state fatte diverse simulazioni in modo da evitare l’inquinamento luminoso e da evidenziare solo le parti significative della piazza: gli edifici, la fontana centrale, la nuova fontana a pavimento, un percorso a led sulla pavimentazione a memoria dell’antica strada di collegamento.
Il progetto dell’impianto idrico prevede il collettamento delle acque meteoriche e la raccolta delle acque provenienti dalle coperture degli edifici circostanti la piazza per riutilizzarla nelle fontane.